L’acqua, nelle nostre case arriva dopo un lungo tragitto.
Ci siamo chiesti quale siano le fonti di
approvvigionamento dell’acqua nel paese in cui viviamo. Cercheremo di
scoprire ciò
facendo ricerche sulle varie fonti scritte, archivio Comunale,
uscite
sul territorio, interviste agli impiegati dell’ufficio tecnico del comune
ed esperti nel settore.
Le acque che consumiamo a Sala Consilina
provengono dalle sorgenti Vivo, Levata e Ferrante, dalla falda acquifera tramite
i pozzi artesiani situati in località Marsicanella che
alimentano anche il comune di Atena.
L’acqua viene raccolta nei serbatoi che sono
dislocati in varie zone di Sala Consilina: a ovest serbatoio
S. Antonio, a nord serbatoio
Pizzuto, a est serbatoio Galleria.
Altra acqua ci arriva dalle sorgenti di
Montesano e va ad alimentare il serbatoio di Trinità che serve la zona di
Sala Consilina compresa tra il Tribunale e i confini con Padula.
La rete
idrica di Sala Consilina ha subito varie fasi di sviluppo: ci risulta che
ne 1891, il dott. Emilio Cioffi eseguì le analisi chimiche e batteriologiche delle acque delle
sorgenti Vivo e Levata. Riconosciutane la buona qualità, si passò alla
realizzazione di una prima rete idrica comunale.
Le prime
tubature infatti, risalgono all’ anno 1892 ed erano di ghisa. In quel periodo
l’acqua che arrivava a Sala Consilina forniva solo 25
fontane pubbliche e
50 fontane private di persone benestanti che potevano
sostenere le spese di impianto e di consumo, mentre la maggioranza della
gente, circa settemila persone, attingeva dalle fontane
pubbliche l’acqua del Vivo e della Levata.
Negli anni successivi,
l’acquedotto subì un ampliamento fino a far arrivare l’acqua almeno nelle
case della zona centrale del paese (anni 50).
Negli ultimi anni c’è stata un’altra fase di sviluppo
dell' acquedotto e si sta cercando di sostituire tutte le linee idriche, sia in ferro
che in ghisa, con tubature in polivinil cloruro (P.V.C.) cioè, una plastica
resistente che non rilascia nell’acqua sostanze nocive.
A Sala Consilina
arrivano complessivamente tra sorgenti montane, pozzi e dalla sorgente di
Montesano dai
7 430 400 ai 7 500 000 litri d’acqua al giorno. Circa 300 litri in media
al giorno vengono erogati ad abitazione e il resto alle strutture pubbliche: scuole,
ambulatorio A.S.L. comune, fontane, chiese…(dato acquisito 2003).
Un grosso
problema è quello delle perdite lungo le tubature (le vecchie non sono state tutte
sostituite); in questo modo si calcola che quasi il 50% dell’acqua vada
sprecata; si aggiungano a questo i prelievi abusivi operati lungo la
rete idrica per
cui l’obiettivo di noi bambini della scuola elementare del I circolo è cercare di sollecitare i responsabili del settore ad un controllo
maggiore, perché l’acqua, bene prezioso, non vada perduto, sprecato o
illegalmente usato.
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