informazioni generali |
Le acque della
falda freatica spesso, per cause diverse, affiorano in superficie formando
delle sorgenti. L’acqua sgorga solo quando il livello della falda freatica
si trova al di sopra della fessura che comunica con l’esterno della
superficie terrestre. Secondo la portata, (cioè la quantità di acqua che emettono
in litri o in metri cubi/al minuto secondo),
le sorgenti si distinguono in:
•
costanti, se hanno una portata più o meno uguale nel corso dell’anno
•
variabili, se mostrano portate mutevoli secondo l’andamento delle piogge;
•
temporanee, se per lunghi periodi dell’anno risultano asciutte;
• intermittenti, se emettono acqua ad intervalli più o meno regolari.
Le
sorgenti emettono
acque che possono avere una temperatura inferiore o superiore a quella
media annua del luogo, per cui si dividono in fredde e termali. Esse,
inoltre, possono contenere una certa quantità di sali e gas diversi in
base alla costituzione chimica delle rocce attraversate, per cui si dicono idrominerali e termominerali. Le sorgenti idrominerali possono dividersi
in oligominerali, se le loro acque hanno in soluzione pochi minerali, e
minerali, se contengono più di mezzo grammo di sostanze minerali per litro
d’ acqua. Le sorgenti termali possono avere temperature che supera di poco
quella normale o che si spinge di molto al di sopra dei 100° C. In questo
corso l’acqua sgorga sotto forma di vapore a forte pressione. Le acque che
riemergono calde possono avere varie proprietà terapeutiche: curare le vie
respiratorie, i reumatismi, le infezioni dell’apparato urinario ecc… Fra
le acque termali alcune sono note sia dall’epoca romana. Nel Vallo di
Diano sono presenti le acque termali di Montesano sulla Marcellana.
Le acque delle
sorgenti vengono in genere prelevate e usate per le abitazioni, le
scuole, i negozi, le industrie. Ancora si prelevano acque dal sottosuolo,
dalle falde idriche, tramite i pozzi o anche direttamente dai fiumi e
torrenti. Gli uomini utilizzano queste acque per irrigare i campi, per le
industrie, per le abitazioni, e ne ridanno una parte al fiume come
scarico.
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le
principali sorgenti di Sala Consilina |
Le
principali sorgenti di Sala Consilina:
mappa
Sorgenti alte |
Ubicazione |
Portata |
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Vivo
(alto – basso- medio) |
ai confini con Padula,
zona Mandranello |
4/5
l/s |
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Ferrantino - Casone |
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1,5 l/s
-- 4 l/s |
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Ferrante |
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15
l/s |
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Fornace (1,2) |
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4 l/s |
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Levata |
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4/5 l/s |
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Sorgenti basse |
San
Giovanni in Fonte |
tra Padula
e Sala Consilina |
340
l/sec |
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San
Giovanni |
si
trova lungo la strada che porta verso Teggiano |
135
l/ sec |
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Taverne |
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146
l/sec |
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Fontana Antica e Santa Lucia |
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portata minima |
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San
Golfo |
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pochissima acqua (quasi esaurita probabilmente a causa
del sisma del 1980) |
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San
Marco |
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questa sorgente non esiste più probabilmente a causa del sisma del
1980 |
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Sorgente delle Rose
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verso Sito Alto |
portata quasi
inesistente |
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Di tutto questo prezioso patrimonio idrico, che supera i 400
l/s, solo una piccola quantità viene utilizzata a fini irrigui e per
l’approvvigionamento ai centri abitati, prima che esso defluisca in vario
modo nell’alveo del Tanagro.
Ogni sorgente porta le sue acque in una vasca di raccolta e poi, con
lo “stramazzo”, viene portata nel serbatoio situato nella zona alta
di Sala in località Pizzuto. |
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serbatoio Pizzuto
La
portata di tutte le sorgenti arriva intorno ai 20 litri al secondo, questo
vuol dire che per gli abitanti di Sala è insufficiente. Per questo motivo
si sono scavati dei pozzi (Marsicanella) per la captazione delle acque
profonde. Dalle sorgenti
parte una condotta lunga 40Km che va a finire nei serbatoi.
Molte delle
vicende naturali che hanno concorso nel tempo alla formazione e alla
configurazione della rete “Idrografica”e del regime idrico non sono ancora
note, ma vi sono sufficienti testimonianze storiche che documentano in
modo drammatico, le conseguenze del disordine idraulico che per millenni
ha condizionato gli insediamenti e le attività nella Valle. |
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