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reperti archeologiciItalia preistorica

Quadro di riferimento e motivazione relativi al percorso multidisciplinare, “L’Italia preistorica”* condotto nell’anno sc. 2001/02.


*L’esperienza si può proporre a partire dalla terza elementare e si presta a collegamenti con l’area scientifica, geografica e l’ambito degli studi sociali.

Vivendo in un territorio ricco di siti e reperti archeologici, quale è il Vallo di Diano, alcuni anni fa avviai una ricerca attraverso la quale gli alunni potessero cominciare a conoscere la realtà in cui vivono ed apprendere che in Italia sono state scoperte evidenti tracce di insediamenti preistorici.
E qui, nel Vallo, ci sono tracce di uomini preistorici? e come scoprirlo?

Spinti da questo interrogativo, gli insegnanti e gli alunni possono, in un primo momento, visitare l’Antiquarium di Sala Consilina, dove sono ottimamente conservati reperti classificati dagli studiosi come appartenenti ad insediamenti urbani di tipo villanoviano.
Conoscere  un quadro di civiltà (osservando direttamente i reperti facilmente accessibili, individuando  sulle cartine e poi eventualmente recandosi sui siti, segnalati in opuscoli editi dagli enti locali) è uno dei punti di forza di una simile esperienza. Un altro punto di forza risiede nella scelta delle strategie di approccio all’argomento e di metodo. Si deve tendere a stimolare e valorizzare la capacità di problematizzare, produrre ipotesi, osservare, descrivere, verbalizzare per scoprire, infine, chi siamo stati, come siamo arrivati fino qui, quanto possiamo conoscere del passato per capire meglio il presente.
Gli argomenti trattati suscitano la curiosità conoscitiva dei bambini che aspettano di essere aiutati a mettere ordine nelle pre-conoscenze di cui sono dotati (però, sui dinosauri molti ne sanno più di un adulto e in questo caso i ruoli si invertono).

Un altro punto di forza consiste nella modalità scelta per presentare al pubblico, composto da genitori e docenti, i risultati della loro ricerca. Gli alunni, aiutati dalla proiezione di immagini e di brevi testi, inseriti in una presentazione, hanno simulato una giornata scolastica in cui si invertirono i ruoli:  essi erano stessi ”docenti”, i presenti a loro volta si calarono nei panni dei “discenti”.
 
Determinante è stato, di certo, il confronto con colleghe dello stesso ambito disciplinare durante gli incontri di dipartimento condotti da un’insegnante che possedeva l’abilità di non imporre metodi e stili precostituiti, ma quella di costruire insieme un percorso di insegnamento-apprendimento, condiviso da tutti e personalizzato in fase di conduzione. 

Finalità, obiettivi specifici e scelte di contenuto

Obiettivo (a lungo termine):
                 Conoscere il proprio territorio sul piano sociale, ambientale e storico.
O.S.A.:

Contenuti:  

Strumenti:

fonti materiali, orali (esperta della Sovrintendenza sig. Maria Losasso), visive, documenti scritti, libri, varie ricerche in Internet.
Tempi: 3 mesi con attività non successive in senso stretto

Riferimenti teorici/ Metodi d’insegnamento/apprendimento, risorse/strumenti e procedure
Letture personali, corsi d’aggiornamento e formazione in presenza,  a Sala  Consilina e a Bari con  i prof. A. Brusa e F. Impellizzeri dell’Università di Bari, e corsi online (C.I.D.I., Indire).

Percorso

Siamo partiti da un documento riportato da Francesco Antonio Rossi, storico locale, che in un libro ha raccolto quanto conosciuto fino ai suoi tempi della storia antica del Vallo di Diano.
Gli alunni hanno rielaborato il documento attraverso la produzione di immagini. Per ulteriori approfondimenti sono state utili alcune pagine de “La storia del Vallo”, ed.  Laveglia, che ha consentito di canalizzare e indirizzare meglio le ricerche per poter rispondere alle domande che avevano dato il via all’esperienza didattica. Sono state necessarie due visite all’Antiquarium, ricerche in Internet e consultazione di testi scientifici adatti all’età degli alunni. I risultati della ricerca sono stati raccolti per realizzare uno strumento didattico multimediale che si presta a più  modalità di utilizzo: approfondimento, prima forma di consultazione autonoma per alunni che devono intraprendere lo stesso contenuto disciplinare; spunto per creare altri ambienti di apprendimento (una webquest, ad esempio); supporto ad un iniziale percorso di storia. 

Valutazione

La verifica e la valutazione degli apprendimenti sono avvenute proprio in sede di presentazione al pubblico quando i bambini, commentando le diapositive ed interrogando gli adulti, hanno dimostrato con la loro spontaneità il raggiungimento degli obiettivi programmati.

Risultati e ricadute sul resto della didattica

Tra le ripercussioni positive posso indicare il risveglio d’interesse in scolari che mostravano scarsa motivazione ad apprendere o ad impegnarsi per apprendere.

Storia e collaboratori dell'esperienza

Collaborazione con la docente, responsabile del Dipartimento di storia, Matilde Casale.

Appendice1 Presentazione dell’opuscolo “Italia preistorica” con diap. ppt, videocassetta amatoriale della simulazione della giornata scolastica.
Collage di disegni degli alunni per cartelloni che ancora conservo.
Appendice2 Versione web della presentazione in PowerPoint “Italia Preistorica”

 

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