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il teatro

Il teatro

PalcoscenicoCi sono varie ragioni per continuare a proporre il teatro come attività educativa per i ragazzi. È innegabile, ormai, che il gioco drammatico contribuisce molto allo sviluppo psicologico del bambino, costituisce occasione di socializzazione, favorisce gli aspetti emotivi, relazionali e comunicativi, comportamentali per lo sviluppo globale della personalità.

Quest’anno, però vogliamo porre l’accento su un altro aspetto del teatro che si rivela utile nella attività educativa di ogni insegnante: la società di oggi rende tutti, adulti e bambini, meno protagonisti e più consumatori, induce a comportamenti standardizzati, alla massificazione all’omologazione. Il teatro, invece, pone al centro la persona, sebbene contenuta in un trama e in un personaggio, l’attore è costretto a confrontarsi, a scavare in profondità, a ritrovare ciò che lo accomuna e ciò che lo distanzia da quel personaggio. Il palcoscenico spinge a mettersi in mostra e in questo senso si diventa protagonisti anche in modo di interpretare, di giudicare e di condividere l’umanità, nelle sue luci e nelle sue ombre, vestendo i panni del personaggio da interpretare.

La possibilità di sperimentare diversi ruoli, di essere “uno, nessuno e centomila” è forse la valenza più significativa del teatro perché consente al soggetto in formazione di sperimentare diverse possibilità di “essere”. La maschera del “cattivo”, del “bullo”, dell’”apatico”, del “timido” che, a volte sono costretti ad indossare si dissolve nella finzione del teatro, che consente al ragazzo di pensarsi in maniera diversa, di indossare una nuova “maschera”. Il teatro come una metafora della vita, della difficoltà di essere un personaggio e di non limitarsi a recitare una parte, ma di vivere l’esistenza da protagonisti: di questo i bambini hanno un’immediata e  netta percezione. Aggiungiamo che educare con il teatro è anche educare al teatro, ossia educare ad apprezzare una delle forme più alte con le quali si esprime la cultura e che ancora riesce a distanziarsi dall’effimero restituendo spessore anche alla quotidianità. Queste convinzioni ci hanno sostenuto nel volere continuare a “far teatro” con intendimenti educativi, ma crediamo che ancora di più ci abbia convinto la sua capacità liberatoria e soprattutto il suo potere di entusiasmare e di coinvolgere, che è il principio pedagogico più valido ed efficace cui si deve ispirare un educatore.
Se educare è scommettere sulle capacità del singolo e del gruppo, è dare o restituire fiducia al soggetto, si può certamente convenire che l’animazione teatrale è molto di più di un’occasione di divertimento e di svago, ma è sperimentare la vita per poterla vivere pianamente.

Visti i principi e i fini culturali formativi dell’attività è necessario fare una scelta del percorso in funzione della dimensione formativa, privilegiando la conoscenza delle tecniche teatrali impostate sulla creatività, sull’improvvisazione, sulla dinamica relazionale all’interno del gruppo, sui suoni, parole, movimenti di ciascuno e sul gioco dei ruoli dove ognuno si “spoglia” di se stesso e diventa un altro. Il nostro laboratorio, anche quest’anno, vuole realizzare un’attività teatrale “formativa”, la rappresentazione finale sarà solo il momento di sintesi del lavoro svolto dove per ottenere risultati ottimali si dovrà tendere alla realizzazione di un lavoro corale in cui deve emergere il livello massimo possibile di capacità di ciascuno.

Premesso ciò, la nostra attività farà riferimento i seguenti obiettivi e traguardi di sviluppo.

Obiettivi affettivi e relazionali:

superare blocchi emotivi, incertezze e paure;
accrescere la fiducia in se stessi;
acquisire autonomia e presa di coscienza delle proprie potenzialità;
invitare alla tolleranza e alla disponibilità;
maturare il senso di responsabilità;
suscitare il bisogno di valere;
collaborare con altri vivendo insieme esperienze formative nuove e coinvolgenti;
creare occasioni di riflessione e di conoscenza di sé;
potenziare gli aspetti emotivo-affettivi, relazionali e comunicativi.
Obiettivi corporei, motori e percettivi
Conoscere ed usare al meglio le proprie modalità sensoriali e ideomotorie;
organizzare il movimento in modo coordinato in funzione di uno scopo;
acquisire capacità espressive nel movimento;
acquisire capacità comunicative gestuali;
acquisire una buona duttilità intellettiva e motoria;
sviluppare la percezione corporea-spaziale e la manualità.

Obiettivi espressivi, comunicativi e creativi:

essere capaci di esprimersi e comunicare attraverso diversi linguaggi, imparandone i codici specifici;
comprendere, produrre e confrontare messaggi realizzati integrando linguaggi diversi; parola, corpo, suono, gesto, ecc.;
esprimersi verbalmente per comunicare pensieri, emozioni ed esperienze, creare situazioni e mondi immaginari, per collegare concetti, sollecitare azioni altrui, riflettere su fati ed esperienze;
utilizzare e decodificare consapevolmente diversi registri verbali;
utilizzare la lingua in funzione creativa ed espressiva;
sviluppare la capacità di utilizzare la voce in maniera comunicativo-espressiva sia nel parlare che nel cantare;
imparare a tenere cono del punto di vista altrui nella comunicazione e nelle proprie azioni;
rispettare i diversi punti di vista nella comunicazione e nelle proprie azioni;
affinare capacità creative e gusto estetico:
Obiettivi cognitivi
Acquisire la capacità di argomentare, congetturare, valutare per interpretare comportamenti, situazioni ed eventi;
Acquisire la capacità di costruire e utilizzare un linguaggio simbolico;
Acquisire le capacità coordinative, percettive e rappresentative relative allo spazio, al tempo e al corpo;
favorire l’apprendimento  la crescita culturale allo spazio, al tempo e al corpo;
conoscere e utilizzare i vari linguaggi e le tecniche che il teatro propone.
I contenuti
Esplorare le potenzialità espressive del corpo: giochi per rendere fluidi e armoniosi i movimenti;
ricercare la qualità del movimento;
sviluppare la comunicazione non verbale;
acquisire e sviluppare capacità ritmiche (gesto, sonorizzazione, ecc.);
scoprire nuove dinamiche espressive: la respirazione e la voce;
ascoltare e scegliere delle musiche;
analizzare vari testi in relazione ai ruoli dominanti e subalterni, ai luoghi i azione, all’ambiente;
produzione di testi da drammatizzare;
drammatizzare e sonorizzare una storia narrate o inventata;
studio e creazione di coreografie;
studio e creazione di scenografie ed elementi scenici;
progettazione e realizzazione del locandine e degli inviti.

Metodologia

Metodologia della ricerca;
costruzione collaborativa delle conoscenze;
Interazione dei linguaggi: visivo, sonoro, mimico-gestuale, verbale.
I destinatari del progetto
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi quinte che hanno scelto il laboratorio teatrale come attività opzionale.

Attività di completamento al percorso del laboratorio teatrale

Al fine di rendere più incisivo e completo il lavoro da realizzare, sarà prevista la partecipazione degli alunni, coinvolti nell’attività di laboratorio, alla visione di spettacoli teatrali per ragazzi svolti sia all’interno della scuola che in strutture professionali esterne, quali teatri e circoli culturali.
A conclusione del percorso laboratoriale, gli alunni realizzeranno una rappresentazione teatrale che sarà considerato il momento di sintesi del lavoro svolto e dunque atto di valutazione della validità del percorso realizzato nel laboratorio e indice del grado di apprendimento.

Insegnante Elvira Fortunato.
Ins.ti del gruppo teatro: Gerardina Caporale, Rosa Carro, Francesca Fasanella

elvira.fortunato@istruzione.it

 




 

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